Siena è Bellezza


Siena
Piazza del Campo, Siena

A Siena ho visto cose che non avrei mai immaginato...

Ho avuto la fortuna di recarmi nella meravigliosa città medievale per lavoro, partecipando al World Tourism Event dell'UNESCO. Una fiera dedicata al turismo italiano e internazionale, naturalmente incentrata sulla presenza di beni UNESCO sul territorio.

Ho scoperto che l'Italia detiene il maggior numero di beni e siti "patrimonio dell'umanità" nel mondo, ben 54. Curioso a tal proposito è stato scoprire che esistono anche dei beni "immateriali", come l'arte liutaia di Cremona o il festival di danza popolare in Lituania.

Noi italiani sappiamo benissimo di essere terra di storia, arte e cultura, ma a furia di sentircelo dire a scuola - dove suona solo come un mucchio di nozioni da studiare - è come se non ci pensassimo mai, o quasi. Rispetto all'orgoglio con cui certi espositori di altri paesi mi hanno raccontato della ricchezza storico-culturale e naturale della loro terra, ho pensato a quanto dovremmo essere noi i primi ad investire in quei "quattro sassi" che raccontano la storia della civiltà occidentale, per evitare che si danneggino o, peggio, spariscano.


Siena
La bellezza ferita
A tal proposito, il complesso museale di Santa Maria della Scala, sede della fiera, non ha mancato di ricordarci il valore e la fragilità della nostra arte con una mostra intitolata: "La bellezza ferita", dove hanno trovato posto oggetti di grande valore artistico sopravvissuti alle scosse sismiche che la scorsa estate hanno fatto tremare il centro Italia. Le opere erano esposte in una sala dedicata, dove sulle pareti scorrevano le immagini del "salvataggio del salvabile" attuato dai vigili del fuoco. Lascio immaginare la forza di immagini e suoni, perché una descrizione scritta andrebbe oltre le mie capacità comunicative.




Siena
Soffitto a Santa Maria della scala
Ben diverse, invece, sono le pareti dei palazzi storici. Su tutte le mura maestosi affreschi quattrocenteschi riempiono di colori, dettagli e narrazioni ogni stanza, rendendo impossibile un passaggio disattento tra le varie parti dell'edificio. Per non parlare del soffitto: che sia a cassettoni o a volta, dipinto di verde o di blu, rappresentante il cielo stellato, l'effetto è sempre lo stesso: meraviglia e torcicollo.







Meraviglia che non si limita alla contemplazione dell'arte, ma all'esperienza stessa di vivere la città. Siena, tra le sue stradine strette e le sue contrade, è piena di sorprese. Il turista "profano" di storia della città non smette mai di scoprirne lati unici e affascinanti, basta scambiare quattro chiacchiere con qualcuno del posto. I contradaioli, infatti, sembrano vivere per la loro comunità, la contrada, che l'assessore al turismo ci ha efficacemente descritto come "una grande famiglia". Ma è anche di più, è anche una piccola città, forse addirittura un piccolo stato, con le sue autorità - come il capitano e il priore -, la sua chiesa, la sua fontana, la sua piazza e i suoi riti.

17 le contrade, 10 quelle che corrono il palio. Chi decide chi gareggerà? La dea bendata. Lo stesso vale per il fantino e il cavallo di ogni contrada, rigorosamente estratti a sorte. Solo che se il fantino si fa male può venire sostituito, il cavallo no. Un cavallo infortunato viene curato e mandato in pensione - non al macello - , mentre se è pronto per gareggiare verrà benedetto nella chiesa della contrada. Se vince, poi, gli spetta il posto d'onore alla cena dei festeggiamenti.

Siena
Affreschi nel Palazzo Pubblico

Una sera, passeggiando ignari per le vie della città, abbiamo cominciato a vedere gente vestita in modo strano. A colpirci furono soprattutto i cappelli: nidi di uccelli, vassoi da tè, imbuti, nuvole, cesti della spesa, luci di Natale e tanti altri, ancora più bizzarri. Decidiamo di seguire il "flusso degli strambi" e ci ritroviamo per vie piene di luci, bandiere e sedie appese per aria. In lontananza si sente della musica: la contrada della giraffa sta festeggiando la vittoria del palio di luglio (sì, perché ho scoperto anche che i palii sono due, a luglio e agosto). Ci ritroviamo in un pazzo carnevale, dove giovani adulti e ragazzini festeggiano allegramente con bambini, genitori e nonni. Per strada c'è di tutto: tutte le età, tutti i tipi di persona e di vestiti. Ma perché vanno in giro così? Una ragazza mi risponde che il tema della festa è il surrealismo. Tutto è più chiaro, ma non smette di stupire e divertire.

Un' emozione come quella del ritrovarsi in questa festa strabiliante l'ho provata anche il giorno prima, quando scendendo da una piccola scalinata si è progressivamente aperta davanti a me Piazza del campo, unica nel suo genere.

Bellezza. In ogni via, edificio, bandiera e usanza. A Siena la bellezza si respira nell'aria.

Sono sempre più innamorata di questa Italia.

Commenti

Post più popolari